Il 13 maggio apre la mostra su “Francesco Morosini: la difesa di Venezia tra mare e terra a Creta e nel Peloponneso”

da | sabato 8 Maggio 2021 - 16:00 | eventi, expo

Ad oltre un anno dalla conclusione delle manifestazioni per i 400 anni della sua nascita, Francesco Morosini, Capitano Generale da Mar per quattro volte 108º doge della Repubblica di Venezia, grandissimo stratega navale, comandante veneziano tra i più grandi e coraggiosi e figura di spicco particolarmente significativa nella storia della Repubblica e delle sue tradizioni marinare, è nuovamente protagonista della scena artistica italiana.

Il Museo Nazionale Atesino di Este – prima istituzione fuori Venezia a ricevere dipinti e oggetti originali riguardanti la figura del “Peloponnesiaco”, l’appellativo onorifico con il quale viene ancora oggi ricordato – da giovedì 13 maggio ospita nei suoi spazi “Francesco Morosini: la difesa di Venezia tra mare e terra a Creta e nel Peloponneso”, una mostra d’eccezione resa possibile grazie anche alla preziosa collaborazione del Comune di Este.
L’evento è il frutto dell’attuazione del protocollo d’intesa recentemente stipulato tra la Direzione regionale Musei Veneto ed il Comando regionale della Guardia di Finanza del Veneto, con l’obiettivo di ampliare la fruibilità del patrimonio archeologico, storico-artistico e culturale locale permettendo così al grande pubblico di conoscerlo meglio e di avvicinarsi alle Istituzioni. Inoltre, mira a valorizzare gli aspetti peculiari delle mostre realizzate in precedenza, tra il 2019 e 2020, dalla Guardia di Finanza in collaborazione con il Museo Correr di Venezia, l’Archivio di Stato di Venezia, l’Università Cà Foscari, presso la sede del Comando Regionale Veneto del Corpo in campo San Polo a Venezia, le polveriere di Forte Marghera e la Torre Civica di Mestre.

La mostra propone nove tele originali ed una riproduzione, parte del prezioso ciclo sulle campagne militari che la Serenissima ha condotto a Candia e in Morea (gli antichi nomi di Creta e del Peloponneso), più un ricco corollario di testimonianze che comprende armi, cimeli, documenti storici, manuali, mappe militari ed autentiche rarità (tra cui le insegne di comando turche, un raro cannone ottomano, alcuni strumenti musicali della banda dei giannizzeri) provenienti dal Museo Correr di Venezia e da collezioni private.
Il percorso espositivo, allestito nella sala “delle Colonne” del Museo Nazionale Atestino, si articola in quattro sezioni tematiche che indagano rispettivamente la figura di Francesco Morosini (sezione 1), le fortezze del Seicento (sezione 2), le città e fortezze di Creta (sezione 3), e le città e fortezze del Peloponneso (sezione 4).

«Un autentico viaggio nel tempo che permette di immergersi nell’epoca e nel mondo del grande condottiero veneziano grazie anche un progetto architettonico studiato ad hoc – sostiene il direttore del Museo Atestino Federica Gonzato – ci siamo basati su un concept espositivo estremamente coinvolgente e di esaustivo rigore storico, basato su eleganti strutture lignee (cubi e pareti adiacenti) che ricrea le atmosfere morosiniane e suscita nel visitatore la suggestione della vita a bordo delle galee veneziane ove il nostro protagonista trascorse buona parte della propria esistenza».
«Siamo onorati che il nostro Museo Archeologico sia il primo a ospitare, fuori Venezia, dipinti e oggetti riguardanti il grande condottiero veneziano Morosini – aggiunge Roberta Gallana, sindaco di Este – sarà affascinante immergersi nella vita a bordo delle galee e nelle atmosfere seicentesche che hanno fatto da sfondo ala campagne militari veneziane. Una splendida occasione per far conoscere la storia della Serenissima unita alla scoperta del patrimonio archeologico custodito all’interno del Museo Atestino. Un sentito ringraziamento al Comando Regionale della Guardia di Finanza del Veneto e alla Direzione Regionale Musei Veneto, nonché alla direttrice Federica Gonzato e a tutti coloro che hanno collaborato rendendo possibile questo straordinario appuntamento che segna la ripresa delle attività espositive nella nostra città».

Fonte: Artemide pr PR by Stefania Bertelli

À la une

All’Accademia Santa Cecilia Mirga Gražynite-Tyla dirige Beethoven, il Primo Concerto di Čajkovskij con Gabriela Montero e la Terza Sinfonia di Weinberg

All’Accademia Santa Cecilia Mirga Gražynite-Tyla dirige Beethoven, il Primo Concerto di Čajkovskij con Gabriela Montero e la Terza Sinfonia di Weinberg

Un concerto tutto la femminile, quello di giovedì 11 maggio alle ore 19.30, con repliche venerdì 12 alle ore 20.30 e sabato 13 maggio ore 18 (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone). Sul palcoscenico della sala Santa Cecilia farà infatti il suo ritorno Mirga Gražynite-Tyla (nata a Vilnius nel 1986), che a Santa Cecilia ha debuttato nel 2018, mentre le tre date romane segneranno il debutto per la pianista venezuelana Gabriela Montero.

Ambra Castagnetti, Gaia De Megni ed Eleonora Luccarini sono i finalisti della prima edizione del “Pini art Prize”

Ambra Castagnetti, Gaia De Megni ed Eleonora Luccarini sono i finalisti della prima edizione del “Pini art Prize”

La Fondazione Adolfo Pini annuncia i tre finalisti della prima edizione del “Pini Art Prize”, scelti dalla giuria, quest’anno composta da Valentino Catricalà, Marco Meneguzzo, Adrian Paci, Roberta Tenconi e Mirjam Varadinis, tra una rosa di quindici nomi proposta dal team di selezionatrici: Lucrezia Calabrò Visconti, Virginia Lupo e Alessia Romano.
Il “Pini Art Prize”, con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Comune di Milano, è nato con l’intento di promuovere e sostenere i giovani artisti, come previsto dallo statuto che riflette lo spirito di mecenatismo di Renzo Bongiovanni Radice e Adolfo Pini. Il premio biennale, aperto ad ogni forma di espressione artistica afferente al settore dell’arte contemporanea, valorizza e onora l’opera di artisti Under 35 domiciliati in Italia.

Al MAO di Torino, da novembre ad aprile la mostra “Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La Collezione Perino”

Al MAO di Torino, da novembre ad aprile la mostra “Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La Collezione Perino”

Apre venerdì 12 novembre la mostra al “MAO – Museo di Arte Orientale” di Torino la mostra “Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese”, la prima in Italia focalizzata su questa forma d’arte, che presenta 125 kakemono oltre a ventagli dipinti e lacche decorate appartenenti alla Collezione Claudio Perino, un’importante raccolta di opere acquisite dal collezionista piemontese, fra i principali prestatori e mecenati del Museo d’Arte Orientale di Torino.

Dieci artisti partecipano a “Sustaining Assembly” mostra di pratiche artistiche per la transizione ecologica al Parco Arte Vivente di Torino

Dieci artisti partecipano a “Sustaining Assembly” mostra di pratiche artistiche per la transizione ecologica al Parco Arte Vivente di Torino

Zheng Bo, Mao Chenyu, Fernando García-Dory, Michele Guido e Maria Thereza Alves, Alessandra Pomarico, Yasmin Smith, Karrabing Film Collective, Bouba Touré e Raphaël Grisey: dal 7 maggio al 24 ottobre saranno protagonisti della mostra “Sustaining Assembly”. Pratiche artistiche per la transizione ecologica, curata da Piero Gilardi e Marco Scotini al “Pav – Parco Arte Vivente” di Torino.

Alla Villa Medicea di Lilliano il concerto di Dan Zhu con Matan Porat, anteprima del festival Etruscan Bloom che si terrà nella primavera 2022

Alla Villa Medicea di Lilliano il concerto di Dan Zhu con Matan Porat, anteprima del festival Etruscan Bloom che si terrà nella primavera 2022

Sabato 19 giugno, alla Villa Medicea di Lilliano, si terrà un piccolo assaggio di quello che sarà un vero e proprio festival nella primavera 2022: Dan Zhu, uno dei più stimati e talentuosi violinisti della scena internazionale, eseguirà “Love & Hope”, un programma dedicato all’amore e alla speranza, celebrandoli con alcune fra le più belle pagine musicali di Mozart e Strauss. Con lui il pianista e compositore Matan Porat.