In provincia di Novara nasce “Cascina I.D.E.A.”, spazio per l’arte e per gli artisti

da | sabato 1 Agosto 2020 - 15:00 | eventi, expo

Immersi nel verde della campagna piemontese, ad Agrate Conturbia, piccolo comune di 1.500 abitanti a trenta chilometri da Novara, gli spazi recuperati di un’antica cascina sono stati trasformati in un luogo dedicato all’espressione artistica e agli artisti: è “Cascina I.D.E.A.”, il nuovo progetto di Nicoletta Rusconi Art Projects che dal 1° agosto ha aperto le sue porte al pubblico, visitabile previo appuntamento scrivendo a federica@nicolettarusconi.com.

Luogo dalle molteplici anime, “Cascina I.D.E.A.” si compone di ampi spazi espositivi in ambienti domestici e non, una residenza per artisti e un parco di sculture: un mosaico di ambienti pensati con l’unico obiettivo di offrire agli artisti la possibilità di sperimentare in totale libertà. Questo progetto subentra a quello di “Cascina Maria”, residenza d’artista nata nel 2017 e da poco conclusasi, che in una ex dimora rurale ha ospitato artisti del calibro di Igshaan Adams, Francesco Arena, Riccardo Beretta, Christiane Löhr ed Eva Kot’átková. “Cascina I.D.E.A.” nasce dunque come sua evoluzione, come occasione di pura sperimentazione, nella volontà di dissolvere i confini tra discipline e di ospitare esperimenti di arte ambientale.

Gli spazi rurali vogliono riportare gli artisti “en plein air”, offrendo un’alternativa valida agli hangar o ai white cube, perché oggi più che mai un ritrovato rapporto con la natura può fornire nuovi stimoli e dar vita a forme dai nuovi significati. Animata da dialogo, sperimentazione e transito di persone e cose, nei suoi spazi gli artisti assorbono le emozioni generate dal luogo e dalle persone e sviluppano spunti di riflessione senza i vincoli che spesso caratterizzano gli spazi istituzionali.
«Sarà un frenetico brulicare di incontri, scontri, stimoli creativi, occasioni generative di segni sempre nuovi e arditi, mai consueti – commenta Nicoletta Rusconi – un contesto di sperimentazione oltre il possibile e il plausibile».

Dal 1° agosto, i visitatori di “Cascina I.D.E.A.” possono ammirare gli esterni della struttura caratterizzati dagli interventi realizzati da Letizia Cariello e Giulia D’Olio, capaci di restituire non solo la poliedricità degli intenti ma anche il senso di “fucina” del luogo creando una relazione osmotica tra contenitore e contenuto. Letizia Cariello ha guardato e ascoltato le pareti della cascina, come fa un medico con il suo stetoscopio, e ha creato un incastro perfetto di forme in una chiave di violino realizzata in azzurro e rosso: con “Musica della sfere celesti”, intervento site-specific permanente, l’artista abbraccia tutte le facciate esterne della dimora, in un equilibrio perfetto di colore, movimento e fluire del tempo. L’opera di Giulia D’Olio coinvolge invece un muro di recinzione della proprietà: con “g 19] [195 d”, intervento site-specific permanente, l’artista utilizza ogni dettaglio, ogni crepa, come occasione espressiva e investe le pareti di gesti pittorici di cancellazione.

Una delle installazioni di Federico Pepe

Una delle installazioni di Federico Pepe

Gli interni della cascina sono dedicati agli spazi espositivi e alle residenze, due all’anno. Gli artisti invitati potranno fare ricerca e sperimentare su nuovi progetti, e grazie a un articolato palinsesto di eventi e incontri costituiranno occasioni di dibattito e confronto con curatori, storici dell’arte e specialisti. Il primo artista ospite di “Cascina I.D.E.A.” è Federico Pepe. L’artista ha lavorato assiduamente e ha potuto mettere in mostra gran parte della sua produzione, da quella artistica a quella legata al design di interni e all’editoria. Dal 1° agosto fino a dicembre 2020 gli spazi espositivi della cascina ospitano infatti la sua prima mostra monografica, “The bits you remember when you wake up”, a cura di Marco Tagliafierro, in cui quadri, sculture, carte da parati, tappeti, oggetti di design, prodotti editoriali interagiscono come elementi complementari di un immaginario in continuo divenire che l’artista dirige in un incessante e sincretico bisogno espressivo.

Nel grande spazio esterno, infine, “Country Unlimited” presenta sculture e installazioni ambientali completando il grande progetto di “Cascina I.D.E.A.” e sottolineandone ulteriormente la volontà di allontanarsi dalle modalità tradizionale delle istituzioni per le arti visive per essere, invece, un luogo di reale sperimentazione e libertà assoluta. “Cascina I.D.E.A.” esprime perfettamente l’anima della sua ideatrice, Nicoletta Rusconi, gallerista prima e mecenate poi, il cui percorso nel sistema dell’arte è in continua evoluzione. Donna visionaria e agitatrice culturale, restia ad accettare una definizione, Nicoletta Rusconi opera da anni nel settore dell’arte e della cultura ripensandosi continuamente e utilizzando strumenti diversi e a volte inconsueti per sostenere le pratiche artistiche.

Fonte: Ufficio stampa Lara Facco P&C

À la une

All’Accademia Santa Cecilia Mirga Gražynite-Tyla dirige Beethoven, il Primo Concerto di Čajkovskij con Gabriela Montero e la Terza Sinfonia di Weinberg

All’Accademia Santa Cecilia Mirga Gražynite-Tyla dirige Beethoven, il Primo Concerto di Čajkovskij con Gabriela Montero e la Terza Sinfonia di Weinberg

Un concerto tutto la femminile, quello di giovedì 11 maggio alle ore 19.30, con repliche venerdì 12 alle ore 20.30 e sabato 13 maggio ore 18 (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone). Sul palcoscenico della sala Santa Cecilia farà infatti il suo ritorno Mirga Gražynite-Tyla (nata a Vilnius nel 1986), che a Santa Cecilia ha debuttato nel 2018, mentre le tre date romane segneranno il debutto per la pianista venezuelana Gabriela Montero.

Ambra Castagnetti, Gaia De Megni ed Eleonora Luccarini sono i finalisti della prima edizione del “Pini art Prize”

Ambra Castagnetti, Gaia De Megni ed Eleonora Luccarini sono i finalisti della prima edizione del “Pini art Prize”

La Fondazione Adolfo Pini annuncia i tre finalisti della prima edizione del “Pini Art Prize”, scelti dalla giuria, quest’anno composta da Valentino Catricalà, Marco Meneguzzo, Adrian Paci, Roberta Tenconi e Mirjam Varadinis, tra una rosa di quindici nomi proposta dal team di selezionatrici: Lucrezia Calabrò Visconti, Virginia Lupo e Alessia Romano.
Il “Pini Art Prize”, con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Comune di Milano, è nato con l’intento di promuovere e sostenere i giovani artisti, come previsto dallo statuto che riflette lo spirito di mecenatismo di Renzo Bongiovanni Radice e Adolfo Pini. Il premio biennale, aperto ad ogni forma di espressione artistica afferente al settore dell’arte contemporanea, valorizza e onora l’opera di artisti Under 35 domiciliati in Italia.

Al MAO di Torino, da novembre ad aprile la mostra “Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La Collezione Perino”

Al MAO di Torino, da novembre ad aprile la mostra “Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La Collezione Perino”

Apre venerdì 12 novembre la mostra al “MAO – Museo di Arte Orientale” di Torino la mostra “Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese”, la prima in Italia focalizzata su questa forma d’arte, che presenta 125 kakemono oltre a ventagli dipinti e lacche decorate appartenenti alla Collezione Claudio Perino, un’importante raccolta di opere acquisite dal collezionista piemontese, fra i principali prestatori e mecenati del Museo d’Arte Orientale di Torino.

Il 13 maggio apre la mostra su “Francesco Morosini: la difesa di Venezia tra mare e terra a Creta e nel Peloponneso”

Il 13 maggio apre la mostra su “Francesco Morosini: la difesa di Venezia tra mare e terra a Creta e nel Peloponneso”

Ad oltre un anno dalla conclusione delle manifestazioni per i 400 anni della sua nascita, Francesco Morosini, Capitano Generale da Mar per quattro volte 108º doge della Repubblica di Venezia, grandissimo stratega navale, comandante veneziano tra i più grandi e coraggiosi e figura di spicco particolarmente significativa nella storia della Repubblica e delle sue tradizioni marinare, è nuovamente protagonista della scena artistica italiana.

Dieci artisti partecipano a “Sustaining Assembly” mostra di pratiche artistiche per la transizione ecologica al Parco Arte Vivente di Torino

Dieci artisti partecipano a “Sustaining Assembly” mostra di pratiche artistiche per la transizione ecologica al Parco Arte Vivente di Torino

Zheng Bo, Mao Chenyu, Fernando García-Dory, Michele Guido e Maria Thereza Alves, Alessandra Pomarico, Yasmin Smith, Karrabing Film Collective, Bouba Touré e Raphaël Grisey: dal 7 maggio al 24 ottobre saranno protagonisti della mostra “Sustaining Assembly”. Pratiche artistiche per la transizione ecologica, curata da Piero Gilardi e Marco Scotini al “Pav – Parco Arte Vivente” di Torino.