Sabato 19 giugno, alla Villa Medicea di Lilliano, si terrà un piccolo assaggio di quello che sarà un vero e proprio festival nella primavera 2022: Dan Zhu, uno dei più stimati e talentuosi violinisti della scena internazionale, eseguirà “Love & Hope”, un programma dedicato all’amore e alla speranza, celebrandoli con alcune fra le più belle pagine musicali di Mozart e Strauss. Con lui il pianista e compositore Matan Porat, che ha calcato i più importanti palchi del panorama musicale internazionale. Dan Zhu sarà inoltre il direttore artistico della prima edizione del festival “Etruscan Bloom”, già in calendario per la primavera 2022 alla Villa Medicea di Lilliano.
Il programma:
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata for Violin and Piano in F major, K. 377/374e (1781)
I. Allegro
II. Temo con variazioni. Andante
III. Tempo di minuetto, un poco allegretto
Richard Strauss
Sonata for Violin and Piano in E-flat major, Op.18 (1887/88)
I. Allegro, ma non troppo
II. Improvisation: Andante cantabile
III. Finale: Andante – Allegro
Pablo de Sarasate
Fantaisie sur La Flûte enchantée de Mozart, Op.54
Dalle ore 18 sarà possibile accedere alla villa, visitare i giardini e rilassarsi con un calice di vino. L’ingresso costa 20 euro, con biglietti in vendita su ticketone e nei punti box office, i posti sono limitati.
Dan Zhu è considerato uno dei violinisti più talentuosi al mondo, nonché uno dei musicisti più innovativi della sua generazione. Nato a Pechino, Zhu ha fatto la sua prima apparizione pubblica all’età di nove anni, suonando il concerto per violino di Mendelssohn con la China Youth Chamber Orchestra. A dodici anni è entrato nel Central Conservatory of Music di Pechino dove ha studiato con Xiao-zhi Huang. Quattro anni dopo ha vinto la Borsa di Studio Alexis Gregory per studiare con Lucie Robert presso il Mannes College of Music di New York. Ha fatto il suo debutto al Carnegie Hall con il concerto per violino di Tchaikovsky a soli diciotto anni. Fra i suoi mentori ci sono Ivry Gitlis, Gerard Poulet, and Aaron Rosand. La sua recente performance trionfante con la Boston Symphony al Tanglewood Festival è stata ritenuta dai critici «truly brilliant, compelling, and polished». Ha suonato con le più prestigiose orchestre al mondo, sotto la direzione di maestri del calibro di Christoph Eschenbach, Zubin Mehta, Philippe Entremont, Jacek Kaspszyk, Uroš Lajovic, Alexander Rahbari, En Shao, Carl St.Clair, Muhai Tang, Ralf Weikert, Long Yu. E’ regolarmente invitato a suonare e tenere master class ai più rinomati festival mondiali (Salzburg Festspiele, Tanglewood, Verbier, Kuhmo, Marlboro, Enescu, Schleiswig-Holstein, Prades-Casals, Ravinia e Spoleto)
Acclamato dal New York Times per il suo «suono magnifico e respiro espressivo» il pianista e compositore Matan Porat si è esibito in note sale da concerto tra cui la Philharmonie di Berlino, la Carnegie Hall, la Wigmore Hall di Londra, l’Auditorium del Louvre, la Salle Gaveau di Parigi, e la Alte Oper di Francoforte. Ha suonato con orchestre come la Chicago Symphony Orchestra, la Sinfonia Varsovia, l’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Polacca, la Filarmonica di Helsinki e la Hong Kong Sinfonietta. Porat è conosciuto per i suoi programmi unici, pensati con una vera e propria narrativa, e il suo ricco e vario repertorio spazia dalle Partite di Bach e Sonate di Schubert alla Concord Sonata di Ives e al concerto di Ligeti. Originario di Tel-Aviv, Matan Porat è stato allievo di Emanuel Krasovsky, Maria João Pires e Murray Perahia, ottendo il diploma di Master alla Juilliard School di New York. Ha inoltre studiato composizione con Ruben Seroussi e George Benjamin. Le sue opere sono state commissionate ed eseguite da Nicolas Altstaedt, Avi Avital, Kim Kashkashian, Andreas Scholl, Maria João Pires, dal Cuarteto Casals, dal Dover Quartet e dalla Accademia della Deutsches Symphonie-Orchester Berlin. I suoi lavori includono un’opera (Animal Farm), un Requiem, un Concerto per mandolino e una trilogia per attore e ensemble strumentale basata su testi di Kafka, Orwell e Mann.
La Villa Medicea di Lilliano si trova a pochi minuti da Firenze, immersa nelle colline del Chianti dove si estende la tenuta, con i suoi 18 ettari di vigneto e 42 ettari di uliveto. Una realtà agricola storica, condotta dalla passione della famiglia e fortemente vocata alla produzione di vino e olio biologici, espressioni uniche e caratterizzanti del Territorio. Dopo la scomparsa della dinastia dei Medici, Villa Medicea di Lilliano Wine Estate venne acquistata dalla famiglia Malenchini attorno al 1830. La famiglia Malenchini ha iniziato dalla scorsa estate a presentare degli eventi nel giardino della Villa, che, nonostante il difficile momento hanno avuto un enorme successo, restando nel cuore di chi li ha vissuti.
La prossima estate dunque, l’esperienza si ripeterà: l’intento è quello di porre le basi per qualcosa di molto più strutturato in agenda per il 2022. Oltre al concerto in programma per il 19 giugno, sono in preparazione molti eventi, fra i quali la seconda edizione del cinema all’aperto, che potranno essere realizzati solo se la situazione sanitaria e le relative restrizioni lo permetteranno.
Fonte: Silvia Bacci comunicazione