A Taormina, dopo il 69° Film Fest, si terrà il Trittico pucciniano diretto da Beatrice Venezi e da Paul-Emile Fourny

da | domenica 2 Luglio 2023 - 11:30

Bilancio positivo per la 69esima edizione del Taormina Film Fest per la sovrintendente della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Ester Bonafede, il direttore artistico della Fondazione, Beatrice Venezi, e il direttore esecutivo e co-direttore artistico del festival cinematografico, Barrett Wissman, che nell’ultima giornata, sabato 1° luglio, hanno tirato le somme sulla kermesse.

Il festival aveva l’obiettivo di dare continuità alla sua storia, ed è stato organizzato in poco tempo e con non poche difficoltà, offrendo una programmazione internazionale di qualità e molto gradita: «in meno di due mesi siamo riusciti a stilare un calendario ricco di numerose prime mondiali – ha dichiarato Barrett Wissman – e attenzionare un pubblico interessante e multigenerazionale come ha dimostrato la cospicua affluenza registrata non solo al Teatro Antico ma durante le masterclass, con un target di spettatori che andava da studenti del liceo a persone della terza età. Ringrazio per questa opportunità ed indimenticabile esperienza la Fondazione, le Istituzioni e la stampa intervenuta e mi auguro che in futuro, con molto più tempo a disposizione, ci possano essere maggiori ambiti per offrire anche ai giovani, magari in altri periodi dell’anno, la possibilità di frequentare nuovi laboratori di ricerca sulle professioni dello spettacolo, non esclusivamente legate al cinema».

L'incontro finale della Fondazione Taormina Arte Sicilia

L’incontro finale della Fondazione Taormina Arte Sicilia

La stagione di spettacolo dal vivo della Fondazione Taormina Arte partirà l’8 luglio e terminerà il 18 agosto con un cartellone che segna il ritorno alla produzione diretta della Fondazione nell’ambito dell’opera lirica: «non vogliamo certo escludere i privati dal linguaggio delle arti – ha sottolineato la sovrintendente Ester Bonafede – ma semplicemente riportare la Fondazione ai suoi parametri originari, quale organo primario di creazione e promozione delle arti sceniche».

Il primo allestimento in programma, Il Trittico pucciniano, è una coproduzione Taormina Arte e Opéra-théâtre de Metz, in collaborazione con la Fondazione Luciano Pavarotti: a dirigere la Taormina Arte Festival orchestra sarà Beatrice Venezi, con la regia del belga Paul-Emile Fourny, le scenografie di Patrick Méeüs, i costumi di Giovanna Fiorentini e la partecipazione di un ensemble di note star della lirica, Marcelo Àlvarez, Massimo Cavalletti, Marco Ciaponi, Francesca Tiburzi e Annunziata Vestri, e giovani talenti selezionati dalla Fondazione Pavarotti. Lo spettacolo prevede una replica il 13 luglio e conta la partecipazione del Coro lirico Francesco Cilea diretto da Claudio Bagnato.
«Per realizzare questo meraviglioso sogno – ha spiegato Beatrice Venezi – abbiamo avuto un immenso capitale umano che è stato un significativo elemento propulsore e che ci ha consentito di lavorare insieme nel massimo afflato e anche divertimento. Con Nicoletta Mantovani abbiamo creato un’atmosfera da bottega per i giovani talenti, perché compito di un direttore artistico deve essere anche quello di ponderare le sue scelte già dalla selezione del cast. Questo modello di artigianato nel fare teatro rispecchia la nostra volontà di sviluppare e far crescere le maestranze del nostro “made in Italy” di eccellenza: non è un caso che il cast sia totalmente italiano e che tra i nostri principali obiettivi ci sia quello di supportare e far circolare le produzioni nazionali».
«Montare un’opera in un sito archeologico – ha aggiunto Beatrice Venezi – è decisamente una sfida, considerando non solo le questioni tecniche ma le avversità climatiche».

In tale ambito lo studio della scena e dei movimenti è stato studiato attentamente dal regista che ha raccontato la sua idea dell’acqua, sul proscenio del palcoscenico, in entrambe le opere: «se devo considerare un compositore di riferimento per come ha concepito l’azione da un punto di vista cinematografico – ha raccontato Paul-Emile Fourny – non posso non far riferimento a Puccini e in queste tre opere che metteremo in scena abbiamo dunque una prospettiva dal forte impatto visivo: la tragedia nel “Tabarro”, il misticismo in “Suor Angelica” e la commedia in “Gianni Schicchi”. Entrambe sono collegate da questo fiume che scorre inesorabilmente partendo dalla Senna, scenario della prima storia, per arrivare al convento e, da simbolo dell’acqua benedetta, trasformarsi nell’ultima opera in acqua putrida, fogna dei bassifondi di “Gianni Schicchi”».
Se il baritono lucchese Massimo Cavalletti è alla sua prima volta a Taormina, intensa è la collaborazione già vissuta sul palco insieme a Marcelo Àlvarez, originario di Cordoba ma residente in Italia da svariati anni. E con loro il tenore Marco Ciaponi, il soprano Francesca Tiburzi e il contralto Annunziata Vestri che hanno ricordato i diversi ruoli da loro interpretati nei tre atti unici, e parlato del loro afflato e dell’energia positiva che si è sprigionata fin dal primo momento, incrementata anche grazie a fortuiti e apprezzati incontri in città, in questi giorni di prova, con gli stessi taorminesi.
Un premio alla determinazione artistica è stato consegnato a Beatrice Venezi e Barrett Wissman dallo scultore Nino Ucchino, autore della celebre statua dedicata a Francis Ford Coppola a Savoca, che ritraeva una miniatura del grande regista de “Il Padrino” e numerosi altri capolavori. Il riconoscimento è nato tre anni fa e ha visto premiare in precedenza Ester Bonafede e lo stesso Coppola.

L’ultimo atto del Taormina Film Fest si è svolto nella serata di sabato 1° luglio al Teatro Antico ed ha registrato il sold out. Soddisfatta Ester Bonafede che ha introdotto il gran finale, l’evento speciale dei Nastri d’Argento con la premiazione dell’intero cast tecnico e artistico de “La stranezza”, lodandone i contenuti: «una scelta che inorgoglisce la Fondazione da sempre vicina alla promozione e tutela dell’identità siciliana».
La serata è stata condotta dalla Presidente dei giornalisti cinematografici Laura Delli Colli. In tale ambito sono stati consegnati anche il Premio Taormina Arte, realizzato dalla Maison Damiani, a Ficarra e Picone, il Premio Nino Manfredi a Paola Minaccioni e il Premio Nastri d’Argento a Lucrezia Guidone per la “performance dell’anno”. Le serate del 69esimo Taormina Film Fest sono state condotte da Elvira Terranova.

Il programma del festival internazionale di musica, prosa e danza “Taormina Arte” è consultabile online sul sito ufficiale. I biglietti sono in vendita sui circuiti Ticket One e CT Box.

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