È possibile essere globali senza essere globalizzati? La risposta, positiva, non si scopre nelle teorie degli economisti ma nella pratica dei prodotti e di chi li produce. E nella storia dell’umanità non sono molte le “cose” uscite dalle mani dell’uomo che possono vantarsi di essere al tempo stesso globali, universali, e non globalizzate, perché radicate nei saperi antichi di genti e di territori.
Una di queste è senza dubbio la lana e scoprirne il percorso, dal vello animale sino al tessuto che indossiamo, sarà il tema affascinante di “Mo’Delaine”, il Festival della Lana che avrà luogo a Valgrisenche (Aosta) il 5 e 6 Settembre prossimi. Giunto alla seconda edizione, “Mo’Delaine” abita in uno dei territori più significativi per la tradizione artigianale laniera europea. Nella piccola e severa Valgrisenche, infatti, è dal XVII secolo che l’arte della tessitura della fibra ricavata dalla pecora autoctona Rosset si tramanda di generazione in generazione e ha il suo prodotto di eccellenza nel Drap.
Ed è dal 1969 che la cooperativa “Les Tisserands” raccoglie, custodisce e promuove quell’arte con un ventaglio di attività che prendono le mosse dallo studio della tradizione e delle sue valenze antropologiche e culturali e vanno alla produzione del tessuto passando attraverso la collaborazione con gli allevatori e cogliendo le opportunità che tecnologie e mercati globali oggi permettono anche a chi risiede in una piccola valle di montagna.
A “Mo’Delaine” si parlerà di questi e altri argomenti, tutti afferenti alla filiera della lana, in una “due giorni” di fine estate dal mix attraente sia per gli addetti ai lavori che per residenti, turisti e persone appassionate alla vivacità delle tradizioni.
Il programma è in corso di definizione ma gli organizzatori – impegnati a garantire la puntuale applicazione delle disposizioni di sicurezza – anticipano che la giornata di sabato 5 avrà al centro le testimonianze di realtà nazionali e internazionali legate al mondo della lana e si concluderà, in serata, con Manuele Cecconello, autore e regista del progetto “Sentire l’aria”, che documenta la scelta di vita di un giovane pastore biellese transumante fra le pianure piemontesi e le montagna valdostane.
L’intera giornata di domenica 6 vedrà la piazza del capoluogo Valgrisenche occupata dagli stand della Fiera e dei Laboratori in cui i visitatori potranno scoprire, acquistare e… produrre tutto quanto ha a che fare con la lana.